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LOBSTER ART COLLECTIVE presenta
THE TALKING BUGS - ViewOfANonsense cd - 18 Novembre 2013 (distro Audioglobe)
-Label:Lobster Art Collective https://www.facebook.com/LobsterArtCollective
-Distribuzione:Audioglobe/itunes via The Orchard
-Press & Promo: Unomundo [www.unomundo.it_ _mail: promo@unomundo.it]
“un miracolo, disco tanto meraviglioso che è quasi impossibile dire quale pezzo sia il migliore. I The Talking Bugs sono un quartetto che dovrebbe varcare i confini nazionali: con la loro raffinatezza dream-pop, elegante e sensuale, che sottende un’ispirata e decisa personalità, hanno infilato otto perle una dietro l’altra”
Outsider - novembre 2013 – David Drago
“Percussioni, contrabbasso e due chitarre classiche delizierebbero appassionati di tango e flamenco. Il italiano fa di più: richiama la grazia sofisticata dei Notwist e il pop acustico dei King Of Convenience”
La Repubblica XL – novembre 2013
“difficile presentare i Talking Bugs come dei debuttanti. La maturità compositiva ed espressiva è già quella del gruppo navigato. Un suono tanto garbato, affabile, raffinato che ne contrassegna l’ingresso nel grande agone dell’indie folk contemporaneo. Nove tracce trasognanti intessute di squisiti arpeggi acustici. Delicato appeal melodico, timbro morbido delle voci, oculata parsimonia di additivi digitali”
Rockerilla – novembre 2013 – Elio Bussolino
“Pura malinconia che profuma di terra bagnata e sogni tormentati. Musica e parole tremanti sussurrano la dolceamara storia del mondo attraverso un indie folk contaminato e umorale tra ombroso garbo melodico e intimismo acustico. Che si lascia dolcemente violentare dal rivitalizzante calore di virtuose chitarre tangheiro spagnoleggianti e da una filiforme elettronica visionaria.”
Rumore – novembre 2013 – Antonio Belmonte
“Talento, se ne trova in serbatoio davvero parecchio. Questi ‘insetti parlanti’ sono un quartetto che propone un pop raffinato e di gran gusto”
Il Fatto Quotidiano – 29 ottobre 2013 – Pasquale Rinaldis
“I Talking Bugs ci sussurrano, vicino all’orecchio, riportandoci al folk spagnolo, quello delle chitarre classiche e dei giri flamenchi, in Laika ed in I Don’t know why, per poi cullarci con la malinconica melodia della bossanova di My Wounds e sorprenderci con i profumi nordeuropei, a tratti elettronici e soavemente sincopati, di Like a ship in the sea e di Consequences of your sound.
Un album caldo, il cui calore è dato dall’essenzialità dei suoni, dalla semplicità del racconto e dalla delicatezza e dall’intimismo dei toni utilizzati per dipingere l’intera tela.”
Losthighways – 4 novembre 2013 – Elena Panchetti
Pensate al meglio dell’indie folk internazionale, coniugatelo con una voce fragile e vagamente aspra, unitelo a numerosi sprazzi di originalità.. L’intreccio chitarristico in I Don’t Know Why, le peripezie ispaniche contenute in Solitude (Dancing With Her), il quasi-reggae di My Wounds, sono solo alcuni esempi a riprova del fatto che i ragazzi sanno suonare bene e comporre anche meglio. Eppure è con i brani più semplici ed immediati che conquistano definitivamente l’ascoltatore: Consequences Of Your Sound è una di quelle canzoni che una volta entrata in testa, vi farà compagnia a lungo. L’unico nonsense sarebbe non ascoltarli.”
Il Mucchio – 11 novembre 2013 – Giovanni Linke
“il calore essenziale e senza tempo delle chitarre classiche, in trame raffinate e “colte” incontra talora ritmiche elettroniche che pulsano come fuochi sottili, in un connubio che rammenta nell’intenzione, più che nei suoni, certe sperimentazioni di Beck, e abbraccia il suono fondo del contrabbasso.”
L’indie-folk si fonde con sobrie fantasie gitane o balcaniche, e con ritmi latini e sinuosi o sfocia in cenni di Sonorità degne di quello che NME nel 2000 battezzò come New Acoustic Movement si colorano di sfumature world con un’attitudine alla contaminazione che ricorda quella di Beirut, ma, al di là delle indicazioni esemplificative, implica già un’impronta molto personale e uno stile peculiare.
Brani eclettici benedetti da una buona dose di grazia, tanto da fluire con naturalezza ed efficacia. La voce di Alessandro Di Furio è accorata ed avvolgente e possiede un’intensità mai sopra le righe, che potremmo definire cantautorale.”
Mescalina – 12 novembre 2013 - Ambrosia J. S. Imbornone
È il pluriannunciato album di debutto di un gruppo particolare, difficile da incasellare in un genere proprio per questo molto, molto interessante. Il pregio principale di questi ragazzi, infatti, è la capacità di essere curiosi senza avere alcun complesso di inferiorità. Si muovono in un ambiente nu folk mescolando stili e atmosfere diverse come se volassero in giro per il mondo. Capita così che in qualche brano i Balcani incontrino i suoni e i ritmi della penisola iberica e che dall’incontro nasca un figlio ibrido e meticcio del tutto
indefinibile ma di grande gradevolezza e suggestione.
Gli Altri – 25 ottobre 2013 – Gianni Lucini
TRACKLIST:
01- The Lovers.
02- Consequences Of Your Sound.
03- Laika.
04- My Wounds.
05- I Don't Know Why (prelude).
06- I Don't Know Why.
07- Like A Ship In The Sea.
08- Solitude (Dancing With Her).
09- Broken Sword
The Talking Bugs line up and contacts:
Alessandro Di Furio: guitar, voice, sequencer
Fausto Ghini: guitar, voice
Paolo Andrini: double bass
mail : thetalkingbugs@gmail.com
https://myspace.com/the.talking.bugs
https://soundcloud.com/#the_talking_bugs
http://www.facebook.com/TheTalkingBugs
VIEWOFANONSENSE album credits:
Registrato e mixato da Simone Casadio Pirazzoli @ Excantine Studio, Imola
Masterizzato da Marco Borsatti @ impatto studios di Bologna
ARTWORK: Agnese Baruzzi
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UNOMUNDO Press&Promo Agency
Tel 392/9627374
-Paolo Naselli Flores mail : paolo@unomundo.it
-Valentina Bellè mail : valentina@unomundo.it
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- Genre
- Indie Rock
Contains tracks
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